Effetto industria 4.0: l'elettronica made in Italy vale 78 miliardi

L'industria tecnologica italiana è in salute e la sua crescita fa bene al Paese. Lo dicono i numeri presentati da federazione Anie, una delle principali organizzazioni confindustriali che con le sue aziende di elettronica ed elettrotecnica rappresenta quattro mercati strategici per l'Italia: industria, edilizia, energia e infrastrutture.

Nel 2017 il settore (1.300 imprese totali) è cresciuto arrivando a registrare un fatturato aggregato di 78 miliardi di euro (58 miliardi per l'elettrotecnica e l’elettronica e 20 miliardi di euro per i general contractor), con il 4% investito in ricerca e sviluppo e oltre 468 mila addetti.

I comparti Anie a elevata innovazione tecnologica rappresentano il primo settore manifatturiero per spesa in ricerca e sviluppo in Italia, totalizzando il 21% degli investimenti totali. "Digitalizzazione e sostenibilità, trasversali ad Anie, sono elementi primari per lo sviluppo economico del Paese", ha spiegato il presidente della federazione. Giuliano Busetto.

Nel dettaglio, il comparto dell'elettrotecnica ha segnato un +2,7%, mentre quello dell'elettronica ha avuto un incremento di fatturato del 7,8% rispetto all'anno precedente, grazie al riavvio degli investimenti supportati anche dal piano industria 4.0.