Covid-19: quali implicazioni per l'industria dei semiconduttori?- Tecnoimprese

Mentre in Europa e Nord America si cerca di tornare alla normalità, la pandemia da Covid-19 continua a mettere a dura prova molti Paesi del mondo (come il Brasile o l’India). Le prossime settimane saranno critiche per capire l’evoluzione della situazione e quali ripercussioni ci saranno sulle economie mondiali e sull’industria dei semiconduttori nello specifico.

Grazie all’ultimo Rapporto di IDEA (International Distribution of Electronics Association) sull’elettronica europea e alle previsioni dell’analista McKinsey a livello globale, abbiamo fotografato la situazione attuale tracciando qualche scenario.

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Semiconduttori e Covid-19: quali implicazioni per l’industria dell’elettronica?

Secondo McKinsey, la domanda mondiale di semiconduttori calerà, nel 2020, di un intervallo compreso tra il 5 e il 15%. Andando a esaminare i settori applicativi più importanti, come PC, elettronica di consumo, automotive e industriale, ci sono alcuni aspetti che, in modo differenziato, stanno influenzando la domanda di semiconduttori.

Per l’automotive, ad esempio, il crollo delle vendite delle automobili e la chiusura delle fabbriche in molti Paesi europei legata al lockdown sono stati aspetti cruciali. Sebbene i fenomeni della digitalizzazione e dell’elettrificazione ci portino a dire che l’elettronica continuerà a essere determinante in questo mercato, ci si aspetta che la richiesta di semiconduttori per automotive cali quest’anno di un 10-27%.

Se invece guardiamo al comparto industriale, i principali driver per la domanda di semiconduttori includono investimenti in elettronica medicale, apparecchiature aerospaziali, prodotti per l’energia e l’illuminazione che non si sono arrestati del tutto durante il lockdown. Anche qui si prevede un calo a livello mondiale, ma più contenuto rispetto ad altri settori, tra l’1 e l’11% nel 2020.

L’industria elettronica in Europa: un Q1 meglio del previsto

L’effetto della pandemia da Covid-19 ha sconvolto l’economia globale. Anche il mercato europeo della distribuzione di componenti elettronici è diminuito nel primo trimestre 2020, ma le preoccupazioni maggiori riguardano il secondo trimestre che sta registrando un andamento drammatico.

Secondo IDEA (International Distribution of Electronics Association), nel 1° trimestre 2020 il fatturato europeo della componentistica elettronica è calato del 9,4% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Sebbene il vero effetto della chiusura europea sia arrivato solo nelle ultime settimane del trimestre, si sono già verificate interruzioni lungo la supply chain a causa degli effetti del lockdown in Cina.

Tuttavia, l’ordinato è aumentato del 26,8% rispetto al quarto trimestre del 2019 e del 2,5% rispetto al primo trimestre del 2019, segnalando una maggiore richiesta, probabilmente legata alla paura di conseguenze di shortage o allocazione nei trimestri successivi.

Nell’Eurozona, il PIL crolla

L’economia dell’Eurozona si è fortemente contratta nel primo trimestre di quest’anno. Il PIL ha registrato un calo del 3,3% destagionalizzato nel primo trimestre rispetto a un anno prima, registrando la contrazione più marcata da 10 anni a questa parte (fonte Eurostat). I dati degli istituti nazionali di statistica hanno mostrato che l’economia francese è calata del 5,8% rispetto al trimestre precedente, mentre l’economia spagnola si è contratta del 5,2% e l’economia italiana è crollata del 4,7%.

Distribuzione elettronica: il secondo trimestre preoccupa

Per il secondo trimestre del 2020 dobbiamo aspettarci una drammatico calo del mercato. Pur non avendo una visione chiara del mercato per il resto del 2020, è probabile che prima del 2021 non sia possibile vedere una vera ripresa per il mercato europeo della distribuzione elettronica, anche perché, quando la crisi di COVID-19 sarà finita, emergeranno di nuovo questioni commerciali legate ai dazi e alla trade war tra USA e Cina che avranno ripercussioni in tutto il mondo.

Semiconduttori e Covid-19: come tornare alla normalità?

La maggior parte dei manufacturer, ovvero delle aziende produttrici di semiconduttori, ha già attraversato le prime due fasi o sta affrontando sfide legate alla riduzione della disponibilità di forza lavoro e alla gestione della liquidità a breve termine. L’esperienza ha dimostrato che le aziende dovrebbero fare molto di più che gestire le sfide operative durante le recessioni economiche se vogliono rilanciarsi dopo la crisi più forti.

Nonostante si concentrino su questioni operative che richiedono attenzione immediata, i CEO e Manager delle aziende di semiconduttori dovrebbero pensare al futuro, attraversando, dopo quelle della Risoluzione e della Resilienza, anche le fasi che McKinsey indica di Ritorno, Reimmaginazione e Riforma…

Fonte: rapporto McKinsey di aprile-maggio 2020

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