La triplice valenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Nel 2006 veniva approvata a livello Europeo una Raccomandazione che includeva un quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente.

La quarta di tali competenze era la competenza digitale. Essa veniva definita come “saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.

Essa è supportata dalle abilità di base nelle TIC (Tecnologie di Informazione e di Comunicazione): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”. Tale ambito di competenza veniva caratterizzato da conoscenze, abilità e atteggiamenti specifici.

Il raggiungimento di tali obiettivi appare pertanto subordinato al fatto che gli insegnanti siano, a loro volta, in grado di affrontare questo compito connotato non tanto dalla trasmissione di conoscenze tecniche specifiche, quanto dal cambiare il modo di fare scuola e di saper utilizzare proficuamente le tecnologie nella didattica quotidiana.

Se, fino ad oggi, la professionalità degli insegnanti si sviluppava lungo due assi principali: le conoscenze disciplinari e la capacità di progettare, organizzare, gestire processi di apprendimento tesi a garantire la crescita culturale dei propri allievi, oggi non può non prevedere un terzo asse centrato sull’uso delle tecnologie. E’ altresì opportuno tenere presente che le TIC si presentano all’insegnante con una valenza triplice, vale a dire come: