Il rapporto Agenzia Comunicazione
Le Aziende, per la comunicazione e il marketing, hanno sempre più bisogno di partner strategici e consolidati, piuttosto che di semplici fornitori di uno o più servizi specifici e verticali.
Come costruire una relazione profittevole Agenzia di Comunicazione – Azienda?
Come può un’Agenzia riuscire a posizionarsi su un mercato così complesso e sfaccettato?
Aprile 2021: da oltre 14 mesi la vita di tutti noi è profondamente influenzata (quasi sempre in peggio, purtroppo) della pandemia tuttora in corso.
Come Managing Director di Ventisette Digital non ho potuto non notare la profonda trasformazione che è avvenuta in quest’ultimo anno nel rapporto che, come Agenzia, ci troviamo a costruire giorno dopo giorno con i nostri potenziali o attuali Clienti.
Ho allora cominciato a fare ricerche online, per verificare se queste mie osservazioni le avessero fatte anche altri addetti ai lavori del nostro settore, e mi sono imbattuto in un interessantissimo studio condotto da Forrester Consulting e commissionato da Google sulle dinamiche del rapporto tra Brand e Agenzie in Italia, studio che conferma appieno le mie impressioni: le Aziende, per comunicazione e marketing, hanno sempre più bisogno di partner strategici e consolidati, piuttosto che di semplici fornitori di uno o più servizi specifici e verticali.
Noi Agenzie, dal canto nostro, non vinciamo più con la semplice risoluzione di un problema del Cliente o con la proposta di una creatività originale, magari!
Come costruire una relazione profittevole Agenzia – Azienda?
Oggi se vuoi costruire una relazione profittevole e duratura con un’Azienda devi aumentare il valore offerto ai tuoi Clienti affiancando questi ultimi in tutta una serie di attività che prima competevano quasi esclusivamente alle diverse funzioni aziendali, così che 1+1 faccia SEMPRE 3:
anzitutto è fondamentale aiutare i Clienti a interpretare la mole di dati, trend e possibilità messi a disposizione dagli infiniti canali comunicativi di oggi, dove è sempre più difficile orientarsi su cosa è utile e cosa no alla mission aziendale.
Questo è forse – a mio avviso – il passaggio più difficile da compiere per un’Agenzia in quanto, avendo spesso a che fare con singoli manager, ci si rapporta alla loro percezione SOGGETTIVA del mercato, delle possibilità offerte e delle esigenze aziendali: è incredibile ad esempio quanto ancora oggi dopo 10 anni tantissime Aziende che fanno B2B pensino che per loro sia utile investire su Instagram, un social fortemente orientato al B2C e che vive di immagini che non tutti si possono permettere di avere a disposizione data la natura della propria attività
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