Settore TLC: pronto a ripartire o ancora in standby?
Le imprese del settore telecomunicazioni saranno in grado di cogliere le opportunità offerte dalla ripresa della domanda o saranno frenate dalle sfide poste dalla normativa e dalla difficoltà di trovare personale qualificato?
Le imprese del settore telecomunicazioni saranno in grado di cogliere le opportunità offerte dalla ripresa della domanda o saranno frenate dalle sfide poste dalla normativa e dalla difficoltà di trovare personale qualificato?
Abbiamo condotto uno studio su 943 imprese del settore tecnologia, media e telecomunicazioni (TMT, conosciuto come TLC & Media) nell’ambito della nostra ricerca Global business sulle loro reazioni al 2020, le loro prospettive per il 2021 e su come si stanno preparando ad affrontare le sfide future. La ricerca ha rivelato cinque trend principali condivisi dai leader del settore in tutto il mondo. Abbiamo quindi chiesto ai nostri esperti di GT UK, US, India, Irlanda e Germania di condividere le loro osservazioni sui risultati della ricerca.
Renato Sesana, Partner di Grant Thornton Financial Advisory Services, ha così commentato: “La ricerca svolta da Grant Thornton a livello Globale ha dimostrato una volta di più come il settore Technology, Media & Telecommunication, che anche nel periodo pandemico ha registrato un tasso di crescita molto interessante, sia uno di quelli che riscuote maggiore ottimismo per un continuo sviluppo anche negli anni a venire.
Sebbene all’estero Technology e Media siano i due sottosettori con tassi di crescita previsti più interessanti, in Italia, per i discorsi che orami da qualche anno si fanno sempre più concreti sui progetti di banda ultra larga, nonché con la spinta e i fondi che porterà il PNRR, anche per il settore TLC è previsto uno sviluppo rilevante.
La crescita dovrà però fare i conti con alcuni ostacoli quali il controllo dei costi, per mantenere una struttura dei costi lineare, la difficoltà nel reperire personale qualificato, con competenze tecnico-scientifiche adeguate, e l’introduzione di nuovi rischi che le nuove tecnologie portano sempre con sé e che si rende necessario poter fronteggiare e mitigare.
Assumerà in tale contesto un ruolo rilevante un’adeguata opera di regolamentazione, che, per quanto possibile, ponga delle basi comuni a livello globale, senza evidente differenziazione a livello continentale, statale o locale che porterebbe al contrario ad avvantaggiare alcune imprese a scapito di altre in funzione della localizzazione geografica.”
1. Ottimismo in crescita nel settore TLC
La ricerca ha rivelato un crescente ottimismo in tutti i settori, con il 57% delle imprese del settore TLC leggermente o molto ottimiste sulle prospettive economiche per i prossimi 12 mesi, contro il 43% del semestre precedente.
Steven Perkins, National Leader – Technology and Telecommunications, Grant Thornton US, rileva un sentimento diffuso di aspettativa nel mercato: “Negli USA questo è stato rispecchiato da una forte crescita delle società tecnologiche, sia quelle di grandi dimensioni che quelle emergenti. L’attività di M&A e Private Equity è molto forte, così come IPO e SPAC (Special Purpose Acquisition Company)”.
Anche se nel complesso le imprese del settore TLC sono più fiduciose rispetto a tutti gli altri settori, con la sola eccezione dei servizi finanziari, la ricerca dimostra che questa percezione non è uniforme: se da un lato l’80% delle imprese del settore media e il 67% di quelle del settore tecnologia sono ottimiste sull’andamento dell’economia, soltanto il 48% di quelle nel settore delle telecomunicazioni condivide l’ottimismo, con un 44% che si dichiara pessimista sul futuro.
Hanno Hepke, Partner e Head of Media and Telecommunications presso Warth & Klein Grant Thornton in Germania, nota significative differenze tra i sottosettori TLC in Europa: “Nel settore media possiamo osservare che le imprese e i modelli basati sulla pubblicità hanno sofferto e sono sotto pressione, anche se la pandemia ha anche accelerato la transizione verso la pubblicità digitale, creando crescita. C’è molto più ottimismo nel settore della tecnologia e la digitalizzazione ha favorito la crescita portando ulteriori investimenti”.
Trend simili sono stati notati dal Dr Antonio Pooe, Head of Forensic Services presso SNG Grant Thornton in Sud Africa: "Il lockdown totale ha causato un’impennata nella domanda e nell’adozione di soluzioni IT. La fornitura di soluzioni di connettività - in particolare 4G/5G, LTE e fibra - ha visto un incremento degli operatori che ha portato ad un calo dei prezzi”.
2. Il lockdown fa crescere la domanda per alcune imprese
Nonostante il brusco calo dell’attività economica globale dovuta alla pandemia da COVID-19, l’improvvisa adozione del lavoro da remoto durante il lockdown, con la necessità di tecnologia e soluzioni di comunicazione per le imprese, ha fatto crescere la domanda in alcune parti del settore TLC. Il 42% delle imprese nel settore media e il 34% di quelle tecnologiche (contro il 23% negli altri settori) ha registrato una crescita delle esportazioni di oltre il 5%.
Nel contempo, il 21% delle imprese tecnologiche si è espanso in nuovi mercati geografici (contro il 12% di tutti gli altri settori), con un considerevole 46% delle imprese che prevede un incremento delle esportazioni. Il trend globale del lavoro da casa sembra destinato a continuare, secondo Nick Watson, Partner and Global Head of TLC Industry, Grant Thornton UK: “Pensiamo che questa fiducia rifletta quegli ambiti della tecnologia che hanno visto la domanda crescere durante la crisi.
Gli strumenti che aiutano le organizzazioni nel passaggio al lavoro da remoto, o a operare con meno personale hanno, in linea generale, beneficiato del COVID-19. Molti degli imprenditori/manager con cui parliamo ritengono che le modifiche nei comportamenti siano destinate ad essere permanenti, fornendo una base stabile per un’ulteriore crescita”.
3. È tempo di considerare la resilienza prima dei profitti
Le prospettive generalmente ottimistiche delle imprese del settore TLC sono controbilanciate da proiezioni più caute circa le performance di business future. La ricerca dimostra che meno del 50% delle imprese prevede un aumento dei ricavi e deli utili nei prossimi 12 mesi, un dato che è calato leggermente rispetto alla prima metà del 2020, anche se rimane circa cinque punti percentuali sopra il dato degli altri settori.
Mentre le prospettive generali sono ottimistiche, le imprese sono probabilmente contente di mantenere un approccio conservativo e di sviluppare i loro punti di forza e la resilienza in modo da prepararsi a cogliere le opportunità future.
4. Competenze, energia e domanda – tre ostacoli al business
Nonostante le buone notizie, le imprese del settore TLC sono più preoccupate dei possibili ostacoli rispetto alla maggior parte degli altri settori, L’incertezza economica è il principale ostacolo, citato dal 63% delle imprese nel settore tecnologico, seguita dalla disponibilità di personale qualificato e dai costi dell’energia (entrambi al 55%) e dalla scarsità di ordini/domanda ridotta (54%). Effettivamente, mentre la domanda sta crescendo in alcune aree, oltre il 50% delle imprese prevede che una riduzione degli ordini potrebbe ancora pregiudicare la loro performance nei prossimi 12 mesi.
In risposta alle preoccupazioni circa la difficoltà di reperire personale qualificato e i costi del lavoro, il 55% delle imprese del settore telecomunicazioni, il 49% di quelle tecnologiche e, in misura minore, quelle del settore media (28%), prevedono di incrementare gli investimenti nella formazione del personale. Pertanto, un numero maggiore di imprese potrebbe scegliere di sviluppare i talenti internamente in risposta alla scarsità di competenze.
È un quadro che corrisponde alla realtà degli Stati Uniti, concorda Steven Perkins: “La disponibilità di personale qualificato continua ad essere una sfida negli USA. Tra le principali 10 questioni che è necessario affrontare secondo le imprese del settore tecnologico figurano l’immigrazione, il personale e le discipline scientifiche-tecnologiche (STEM)”.
“Mentre gli ostacoli continuano a farsi sentire, i CFO e COO continuano ad essere frugali, monitorando attentamente la pipeline. Mi aspetto che il trend di abbassare la spesa non legata alle attività per i clienti continui in futuro, mentre le imprese continuano a beneficiare di maggiori profitti grazie al lavoro da remoto e alle minori trasferte”.
5. Rischi e burocrazia – un male necessario?
Così come sviluppi quali il Cloud computing e l’AI sono diventati velocemente la norma, innovazioni come l’Internet of Things e l’Edge Computing hanno introdotto interessanti nuove opportunità per la crescita e lo sviluppo, ma anche nuovi rischi e potenziali nuove normative. La nostra ricerca dimostra che le imprese del settore TLC continuano ad essere preoccupate circa il contesto di rischio, più di quelle di altri settori. Oltre il 50% ha espresso preoccupazione circa le formalità burocratiche, dando seguito ad un recente trend che potrebbe essere legato al protezionismo globale e che interessa il settore TLC in particolare.
“La protezione dei dati e la cybersecurity rimangono un fattore di preoccupazione e la legislazione sulla privacy dovrebbe entrare in vigore entro la fine di giugno 2021” spiega Antonio Pooe con riferimento al mercato del Sud Africa. “Le aste per l’allocazione delle frequenze non sono ancora state finalizzate e ora la questione è finita in tribunale. Gli investimenti in automazione, digitalizzazione e adozione di altre tecnologie quali l’intelligenza artificiale sono il punto principale all’ordine del giorno per il 2021 e oltre per molte imprese”
Steven Perkins ritiene che la questione abbia un impatto globale: “La risposta alla pandemia ha sottolineato il ruolo essenziale che il settore tecnologico ricopre nel sostenere l’economia, la società e i governi.
“Questa tendenza è stata accelerata e continuerà nel mondo post pandemia, un fatto che ha attirato l’attenzione di politici e legislatori. Privacy, sicurezza, contenuti, accessi, competizione, commercio, balcanizzazione, flussi di dati, giustizia fiscale – la lista continua. La mancanza di regole coerenti a livello globale, regionale, statale e locale rende il monitoraggio e l’osservanza delle stesse sempre più rischiosa e costosa per le imprese del settore tecnologico”.
Abbiamo una conoscenza approfondita delle problematiche che stanno interessando il settore TLC e i nostri professionisti specializzati hanno le competenze necessarie per identificare opportunità e potenziali soluzioni per favorire la crescita.
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